Mondo Pantera
lunedì, 31 marzo 2025, 20:56
Da Luca Palazzoni riceviamo e volentieri pubblichiamo.
Gentile Direttore, da tifoso, vorrei condividere alcune riflessioni su quanto accaduto e sta accadendo alla Lucchese. La situazione attuale, che, a mio avviso, offende profondamente la città, è sotto gli occhi di tutti e credo che ognuno, dotato di un minimo buonsenso, possa trarne le sue conclusioni.
Il punto da analizzare, secondo me è un altro e sta nel cercare di capire come mai a Lucca in 17 anni ci si ritrovi , per la quarta volta, nella stessa identica,
incresciosa ed incredibile situazione, con la storica squadra cittadina che, dalle notizie riportate sui giornali, rischia, per l'ennesima volta, di scomparire dalla mappa del calcio professionistico nazionale.
Quattro volte lo stesso disastro nel breve volgere di poco tempo vuol dire tante cose. Innanzitutto significa che non si è imparato nulla dal passato: molte realtà professionistiche trovandosi in situazioni analoghe a campionato in corso sono riuscite a salvare categoria e titolo sportivo, evitando la sparizione dal calcio professionistico. Noi a Lucca, sino ad oggi, non ne siamo stati capaci nonostante si sia falliti già tre volte. Poi vuol dire che Lucca attrae sistematicamente certi personaggi e polarizza il ripetersi di certi accadimenti, quasi che ci fosse lo scivolo.
Ancora, significa, a mio avviso, che non c'è più nella città (pochi tifosi rimasti esclusi) un senso di identità e di appartenenza e che non c'è nemmeno più rispetto ne' considerazione per una squadra che esiste da 120 anni e che ha catalizzato la passione, l'interesse e l'amore di intere generazioni e che, quindi, è un patrimonio storico della comunità. Credo non ci sia in Italia una città che abbia collezionato in così poco tempo disastri sportivi in serie e della stessa specie. In questo, purtroppo, deteniamo un non invidiabile record.
Purtroppo la città nella maggioranza delle sue componenti ( ripeto tifosi esclusi che meriterebbero la serie A per aver avuto la forza di non mollare nonostante tutto) ha dimostrato di non meritare una squadra di calcio professionistica e l'Eccellenza (categoria dalla quale, nella migliore delle ipotesi si ripartirebbe in caso di fallimento) forse è la dimensione che meglio si attaglia a questo stato di cose.
E fa specie e particolare dispiacere vedere l'astio unito ad un malcelato godimento che accompagna l'atteggiamento di molti lucchesi verso la Lucchese che è, volenti o nolenti, un patrimonio della città come lo sono le sue Mura. C'è gente di Lucca e che vive a Lucca che pare avercela a morte con la squadra di calcio cittadina ed è un atteggiamento unico e che davvero si fa fatica a comprendere.
A livello economico, poi, Lucca è una città ricca, con un comparto industriale di prim'ordine, che nulla ha da invidiare a città come Bergamo, Brescia o Modena tanto per citarne alcune. A Lucca, poi, sono in corso molti lavori ed interventi edili che stanno realizzando opere ed interventi di abbellimento urbanistico della città. E Lucca, ancora, è una città che è sede da anni, di eventi anche di portata internazionale e di svariata natura, che generano (a Lucca e grazie a Lucca) ingenti profitti. Questo per dire che siamo una città economicamente attiva e dinamica.
Mi chiedo, quindi, come sia possibile che non vi sia stata e non vi sia la capacità di coinvolgere, ovviamente in modo legale, questi operatori economici (magari tramite sponsorizzazioni di una quota dei profitti realizzati a Lucca e grazie a Lucca ) nel sostegno alla squadra di calcio cittadina e per provare a salvarla e ad evitarne l'ennesima scomparsa.
È un aspetto, quest'ultimo, che proprio non mi riesce capire e sul quale, secondo me, si dovrebbe provare a lavorare sia per il presente che per il futuro.
Con il minimo coinvolgimento di molti si potrebbe fare molto per il destino della squadra cittadina provando a creare un circuito virtuoso.
Ultima considerazione. Da tempo noi tifosi guardiamo, troppo spesso, a realtà a noi geograficamente vicine ma sportivamente lontane anni luce e secondo me questa è una grave pecca.
Noi, con un bel bagno di umiltà, dobbiamo cominciare a guardare a realtà più piccole ma, ciò nonostante, più virtuose della nostra: Seravezza, Ghiviborgo e Camaiore tanto per citarne alcune sono realtà in cui dirigenti locali con competenza, capacità e passione riescono a tenere più che dignitosamente le rispettive squadre in serie D (Il Camaiore vi è appena ritornato) senza lasciare debiti.
La Lucchese è un Patrimonio della città ed ha un valore immenso proprio per questo.
C'è sempre stata e sempre ci sarà anche se dovesse ripartire dai dilettanti.
E va trattata con il dovuto rispetto da parte di tutti e non come un qualunque oggetto del quale si voglia disfarsi a costo di distruggerlo.
A conclusione delle mie considerazioni voglio ringraziarvi come Gazzetta Lucchese per il continuo lavoro di informazione e la passione con cui lo fate nell'interesse della nostra squadra. E voglio ringraziare mister Gorgone e tutti i giocatori per la professionalità e l'attaccamento alla maglia dimostrata e che stanno dimostrando.
Saluti. Con stima, Luca
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