Galleria Rossonera
giovedì, 2 gennaio 2025, 13:35
di gianluca andreuccetti
Francesco Monaco è stato uno dei protagonisti indiscussi della Lucchese degli anni '90. Dalla Serie C2 alla Serie B, passando per la notte indimenticabile contro il Palermo. Momenti indelebili, momenti che hanno segnato la storia gloriosa della Pantera. Arrivato nel 1984, Monaco è stato senza dubbio uno dei leader tecnici e non solo di questa squadra, sfiorando anche la promozione in Serie A. Di ruolo centrocampista, tra il 2019 e il 2020 è tornato alla Lucca nelle vesti di allenatore, riportando i rossoneri tra i professionisti. Francesco Monaco ha rilasciato un'intervista ai nostri microfoni. Queste le sue parole.
Che ricordi ha dell'esperienza maturata con la Lucchese?
"Da calciatore ho vissuto anni stupendi. Una partita che mi è rimasta impressa è stata la finale di Coppa Italia vinta contro il Palermo al "Barbera". Da allenatore invece, sono soddisfatto di aver riportato la Pantera in Serie C, anche se mi è dispiaciuto come si è conclusa la mia avventura".
Nella stagione 1990-91, da neopromossa, la Lucchese lottò fino in fondo per la Serie A: quali furono i segreti di quella cavalcata?
"In primis, la riconferma del gruppo che l'anno prima aveva vinto il campionato di Serie C1. Una stagione non fortunata dal punto di visto degli infortuni, visto che sia io che Simonetta e Donatelli saltammo diverse partite. Inoltre ci togliemmo diverse soddisfazioni, come vincere per 2-0 al "Porta Elisa" contro il Foggia di Zeman".
Un allenatore al quale è rimasto legato?
"Tutti i tecnici con i quali ho lavorato a Lucca sono stati in grado di lasciarmi qualcosa, ma se dovessi sceglierne uno direi Orrico. La sua Lucchese, per il modo di giocare, era un esempio da seguire. Gli sono grato per avermi nominato suo collaboratore tecnico nel 2000.
Un giudizio sulla prima parte di stagione della Lucchese?
"Oltre a vederla in tv, quest'anno l'ho seguita anche dal vivo a Pineto alla prima giornata e mi aveva fatto una buona impressione. A mio parere ha lasciato troppi punti per strada, sia per sfortuna che per demeriti. Dispiace vederla in questa situazione di classifica".
Durante la sua esperienza da tecnico della Lucchese ha allenato anche Coletta: che ricordi ha di lui?
"Jacopo è un ragazzo che ama il suo lavoro. Il suo arrivo nel 2019 fu determinante. Lo stimo sia come uomo che come calciatore. Anche quest'anno, quando è stato chiamato in causa, ha sempre dato il suo contributo".
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