Detto tra noi

Dirigenti cercansi

lunedì, 28 ottobre 2024, 00:06

di fabrizio vincenti

Il ko subìto contro il Pescara non deve stupire: tra la Lucchese e la squadra adriatica ci sono almeno due categorie di differenza, almeno in questo momento. Che poi i rossoneri abbiano fatto il possibile per agevolare la bella formazione messa in campo da Baldini, è un altro discorso. Quello che ci preme sottolineare è però altro. Ovvero l'ennesimo desolante vuoto in tribuna a cui è seguito l'ennesimo mutismo dei massimi vertici societari. Tutti sanno che il presidente Bulgarella, a cui rinnoviamo i nostri auguri di guarigione, ha in questo momento altri pensieri, ma questo non giustifica l'assenza societaria a questi livelli. Eliminato il direttore generale nello scorso campionato, non resta che l'amministratore delegato il Dottore Lo Faso che, come noto, ha molteplici impegni a livello del Gruppo Bulgarella e il suo trolley trova sempre meno possibilità di fare una sosta a Lucca, a  maggior ragione durante i giorni di gara. 

Al di là delle visite settimanali per firmare fatture e fare un rapido punto della situazione, è sotto gli occhi di tutti l'assenza della società ai suoi massimi livelli. Di recente, abbiamo parlato del caso arbitri – a proposito, nonostante la limpida vittoria del Pescara, il direttore di gara non ci è piaciuto per nulla nemmeno stavolta – rilevando come la società non ha avuto la forza non solo di farsi sentire nelle sedi che contano, ma nemmeno di metterci la faccia, risparmiando l'ennesimo sfogo (a rischio deferimento dell'allenatore). Avete sentito una parola sugli arbitri da parte dei vertici societari? Non ci pare. Una carenza grave, basta vedere quello che viene fatto altrove. Anzi, ovunque. Comprendiamo gli impegni del Dottore Lo Faso e per questo ci chiediamo cosa attenda a farsi da parte o a individuare un direttore generale in grado di sostituirlo durante le sue molteplici e importanti attività in giro per l'Italia. O si vuole, come questa estate, fare finta che la società sia rappresentata da Bruno Russo che non ha poteri operativi? O, ancora, non si sa cosa riserverà il futuro?

Dicevamo, la gara contro gli adriatici ha mostrato ancora una volta una tribuna sguarnita dai vertici societari. E allora diviene difficile chiedere (a chi?) quello che magari molti tifosi si chiedono, ovvero se mister Gorgone è a rischio. A chi lo dovremmo chiedere? A lui stesso? A un ragazzo in biglietteria? Al magazziniere? Servirebbe una risposta della società, che chiarisca qual è l'opinione dell'allenatore che una parte della tifoseria, a nostro avviso completamente obnubilata, continua a ritenere responsabile massimo della situazione. Come se la rosa attuale, permetteteci di averlo detto in tempi non sospetti, non presentasse evidenti limiti, come se alcuni giocatori, anche in campo con il Pescara, non avessero preferito starsene alla larga da Lucca, come se si facesse finta di non ricordare che gli attuali perni della difesa lo scorso anno erano scelte di secondo livello e dunque ritenute dallo stesso tecnico da non preferire rispetto a giocatori che sono andati via, peraltro tra il giubilo di una stessa parte degli sportivi. Come se si continuasse a far finta di non ricordare che basta vedere la provenienza di molti degli attuali componenti della rosa per capire che chi vagheggiava di primi posti era stato colto dal solleone estivo.

Se c'è un responsabile massimo, sia detto a chiare lettere, è l'attuale compagine societaria che risponde nel bene, ma anche nel male di quanto sta succedendo a meno che non ci si trinceri dietro la litania degli stipendi pagati, come se la gestione complessiva si limitasse a questo. E come se qualcuno avesse obbligato l'attuale proprietà a gettarsi nell'avventura Lucchese. Poi, da dalla responsabilità di essa, discendono tutte le altre. Quelle relative ai rinnovi di contratto, quelle delle scelte tecniche che riguardano l'allenatore, quelle delle comunicazione. E potremmo continuare. Ma il tiro all'allenatore è solo l'ennesima operazione di distrazione di massa. Per chi cerca un capro espiatorio probabilmente può bastare. A noi non solo non basta, ma non ci piace nemmeno per nulla.

 

 



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