Detto tra noi
domenica, 20 ottobre 2024, 23:40
Vi chiederete perché, al termine di Carpi-Lucchese, non abbiamo chiesto quello che forse molti di voi avrebbero domandato a mister Gorgone, ovvero perché non ha inserito Gemignani e se le sostituzioni fatte non hanno finito per abbassare il ritmo e l'incisività dei rossoneri? La spiegazione è semplice e l'abbiamo accennata in una notizia breve, oltre che sul nostro social: nessuno dei tesserati è venuto in sala stampa a Carpi. Una modalità irrituale, che ha lasciato colpiti anche alcuni dei colleghi emiliani. "Passi in serie D, ma una città capoluogo di provincia e con una storia calcistica come la Lucchese che non manda nessuno, oltretutto essendoci colleghi da Lucca, lascia perplessi", ha commentato uno dei giornalisti locali. Già, lascia perplessi. Ha il sapore della barzelletta, invece, il retroscena. E in questi momenti così così per i tifosi rossoneri vogliamo raccontarvelo tutto.
Gazzetta era presente in sala stampa, dove sono sfilati il tecnico e i giocatori della squadra di casa. Dopo una ventina di minuti abbondanti, abbiamo chiesto al cortesissimo addetto stampa del Carpi di verificare se qualcuno della Lucchese sarebbe venuto a parlare. A questo punto i lettori necessitano di un chiarimento: la Lucchese 1905, ormai da quasi due stagioni, non è mai accompagnata in trasferta dall'addetto stampa. Ripetiamo: mai. Nemmeno in partite chiave come la semifinale di Coppa Italia a Padova, dove rimanemmo 40 minuti inutilmente a attendere il tecnico a fine gara. Immaginiamo abbia le sue buone ragioni, per quanto sia un caso più unico che raro a livello di C. Dunque, la necessità di rivolgersi all'addetto stampa della società di casa è inevitabile. E' successo ogni volta, a Perugia, tanto per dire, ci siamo dovuti spingere sino negli spogliatoi per capire se sarebbe venuto qualcuno, dopo oltre 30 minuti di attesa.
Torniamo a noi: l'addetto stampa del Carpi, il bravo Giulio Carnevali, si è subito attivato e dopo poco è tornato: "Mi dicono che non viene nessuno". Abbiamo chiuso il pc, fumando dalle orecchie, siamo usciti e abbiamo chiamato l'unico dirigente rossonero che avevano visto, ovvero Bruno Russo. Che a differenza di Vercelli, era veramente presente. Mentre eravamo al telefono, e ormai avviati a ripartire, sul gruppo whatsapp dei giornalisti sono state inviate alcune stringate righe con le dichiarazioni dell'allenatore. Allenatore che non è mai però arrivato in sala stampa. Il bello viene ora: siamo stati raggiunti da una telefonata di Nico Venturi, addetto stampa rossonero – bravissimo a curare le grafiche, un po' meno a far realizzare i marchi, ingiudicabile come supporto in trasferta in quanto mai presente – che ci ha spiegato come sarebbero andate le cose.
In sostanza, si era sentito con il suo collega di Carpi nel pomeriggio, il quale lo aveva informato di due importanti novità: una, non c'erano giornalisti da Lucca. Due, ai giornalisti di Carpi non fregava nulla delle dichiarazioni di Gorgone. E dunque era inutile che arrivasse in sala stampa. Tutto un po' surreale, lo capite da voi. Sia perché anche alcuni giornalisti di Carpi hanno atteso il nostro mister, sia perché noi non solo eravamo presenti, non solo avevamo avuto la conferma dell'accredito stampa il giorno prima, ma ce lo aveva consegnato direttamente lo stesso Carnevali davanti allo stadio, proprio la persona a cui a fine gara abbiamo chiesto di farci la cortesia di andare negli spogliatoi a verificare se arrivavano rossoneri. Dunque, se la persona era la solita, denunciava qualche problema cognitivo. Ma non basta: in una seconda telefonata chiarificatoria Venturi ci ha precisato che sì, era vero che avevamo chiesto di sapere se arrivava o meno Gorgone in sala stampa, ma che l'addetto stampa, avrebbe solo fatto finta di andare a chiamare il tecnico per non mancare di parola visto l'accordo del pomeriggio. Peccato che l'addetto stampa in questione ci ha confermato di essere andato e di aver parlato con una persona della Lucchese che gli ha spiegato che non sarebbe venuto nessuno. A complicare (ulteriormente) le cose il fatto che il Carpi non solo ha un addetto stampa, ma anche un responsabile della comunicazione, probabile che Venturi abbia parlato con lui. Di certo la Lucchese ha ribadito sul posto che non andava in sala stampa. Fatta salva la buonafede di tutti. Ci mancherebbe.
Il preambolo è lunghissimo, ma la questione è seria. Anzi sono due le questioni. La prima: la società di fronte all'ennesimo evidente torto arbitrale non riesce – era già successo contro la Pianese – a dare la sua versione, a protestare, a metterci la faccia, a far esporre chi conta. A meno che le proteste non ci siano stato durante la bella foto opportunity che l'amministratore delegato Lo Faso si è concesso giorni fa con il neo presidente della Lega Marani. Facciamo fatica a pensarlo, siamo sinceri. La realtà è che, principalmente in trasferta, la Lucchese è solo il gruppo squadra e poco di più. A maggior ragione dopo l'assenza purtroppo forzata del presidente. Ed è uno dei motivi per cui ripetiamo di sostenere questa squadra, anche riconoscendone i limiti.
La seconda riflessione è sulla comunicazione. Belli i meme, meno l'uso continuo della lingua inglese che sa di un provinciale che puzza lontano un miglio, bellissimo il meme con Costantino nelle vesti di imperatore, come bellissimo quello del pullman personalizzato da far impallidire il Real Madrid – lo ricordate? Qualcuno pensa esista davvero invece era solo una slide dell'estate del 2023, un disegno, insomma – ma una comunicazione che si basa sui meme, sui like per una grafica, su dichiarazioni senza contraddittorio (non è la prima volta, per quanto Venturi stia facendo il possibile per garantire la presenza del tecnico o dei giocatori), tre righe giusto per far scrivere i giornali e magari non consentire nemmeno all'allenatore di spiegare, ha un senso? Nello scorso campionato, i giocatori in sala stampa a fine gara, andiamo a memoria, furono due-tre. Quest'anno la china è la solita. Per non parlare, ovviamente di alcuni comunicati stampa di cui abbiamo già discorso (a proposito: il progetto stadio? Aggiornamenti per quello che fu dichiarato sarebbe stato il più veloce al mondo come tempi di realizzazione?), così come di interviste video tagliate. Per noi, l'informazione è altro. Per noi è la spia di un qualcosa che non va a livello societario. E chi si accontenta di pensare che il problema sia Gorgone, si accomodi. Come si dice? Guardare il dito e non la luna. Non è la prima volta.
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